Geologia – Torre

52 reperti tra fossili e minerali delle Madonie e Sicilia

 

GIUSEPPE TORRE

(06/09/1939 – 19/01/1996)

Si laurea nell’anno accademico 1962/63 con la Tesi dal titolo: Rilevamento Geologico del Territorio di Lascari.

Le sue ricerche, svolte anche per il Dipartimento di Geologia e Paleontologia dell’Università di Palermo, lo collocano tra i maggiori esperti del Periodo Neogenico siciliano, sebbene egli non abbia mai tralasciato lo studio degli altri periodi geologici.

E’ stato membro del Gruppo di Ricerca per la geologia dell’Italia centro-meridionale del C.N.R. e in relazione alle sue scoperte scientifiche, derivanti da attenti rilievi di campagna, sono stati pubblicati (anche con altri Autori) i seguenti lavori: Nuovi dati sul Pliocene e il Quaternario dei dintorni di Palermo (4) Macrofauna dei Trubi (Pliocene inferiore) di Lascari – 1965; Il Miocene Superiore (Saheliano) nei dintorni di Buonfornello – 1969; Geologia degli immediati dintorni di Petralia (Palermo) – 1971; Geologia delle zone investite dal terremoto del Belice – 1973; Faglia trascorrente Est-Ovest a nord delle Petralie – 1979; Il Ciclo Saheliano nei dintorni di Castellana Sicula (Palermo) – 1982; Il Miocene Superiore di Cozzo Terravecchia (Sicilia Centrale) – 1984; Carsismo fossile sopramiocenico nei gessi Messiniani di Ciminna (Palermo) – 1987; Considerazioni critiche su una recente nota sulla geologia del Miocene superiore in Sicilia – 1989; Geologia del lembo Neoautoctono di Ciminna (Palermo) – 1997 + (pubblicato post mortem).

Le sue indubbie qualità di paleontologo sono testimoniate dalla scoperta di ben sette nuovi fossili, di cui i primi tre a lui dedicati: Dorukella torrei – n. specie (Boll. Natur. Napoli – 1983); Pseudomalaxis aldrovandii torrei – n. sottospecie (Boll. Malac. Milano – 1984); Haliotis (Sulculus) torrei – n. specie (Boll. Malac. Milano – 1990); Nodulus lagruttai* (Natur. Siciliano – 1984); Tornus jullieni e Tornus primitivus – n. subsp. (Boll. Malac. Milano – 1985); Ceruthidium schwartzi – (Boll. Malac. Milano – 1988).

Alcune sue ricerche svolte nel territorio madonita hanno valorizzato il Lembo Cenomaniano fossilifero, in seguito alla scoperta di rilevanti affioramenti tra l’Imera Settentrionale e la Rocca di Sciara di Caltavuturo (G. Ruggeri & L. Di Giacomo – 1971).

I reperti appartenuti a G. Torre sono stati donati alla Sezione Geologica Geopark del Museo Civico A. Collisani dalla famiglia e rappresentano l’importante evoluzione paleogeografica delle Madonie, a partire da circa 230 milioni di anni fa. Sono 52 i reperti del geologo, donate dalla famiglia al Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo.